Villocentesi

 
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La villocentesi consiste nel prelievo di una piccola quantità di villi coriali (elementi costitutivi della placenta). Poiché il feto e la placenta originano entrambi dallo zigote (cellula uovo fecondata dallo spermatozoo), i villi coriali possono essere utilizzati per lo studio dei cromosomi fetali. Il prelievo dei villi coriali viene effettuato per esaminare il cariotipo (corredo cromosomico) fetale e per poter praticare l’analisi del DNA per la ricerca di patologie su base genetica, come per esempio la talassemia.
Può essere eseguita a partire dalla undicesima settimana di gestazione.


Esecuzione : dopo aver disinfettato la cute, si introduce attraverso la parete addominale un ago sottile direttamente nella placenta e si prelevano per aspirazione le cellule placentari. L’esame viene effettuato sotto guida ecografia e richiede un tempo di 3-5 minuti. E’ possibile avere già una risposta dell’esame “diretto” sulle cellule prelevate dopo appena 2-3 giorni; tuttavia è preferibile attendere l’esito definitivo ottenuto dall’esame sulla “coltura” cellulare. Il tempo necessario per la coltura è di circa 2 settimane. In circa l’1% dei casi l’esame deve essere ripetuto a causa della mancata crescita cellulare in laboratorio. In condizioni molto rare l’interpretazione del risultato può essere dubbia, per cui si rende necessaria la valutazione del cariotipo tramite amniocentesi.

Complicanze: Nonostante la villocentesi sia una tecnica la cui sicurezza è convalidata da un uso pluriennale, tuttavia, anche nelle mani di un operatore esperto, esiste un rischio di abortività legato alla procedura invasiva, in circa lo 0,5-1% dei casi.